Bassano del Grappa e Marostica nel weekend
Abbiamo deciso last minute di passare due giorni a Bassano e Marostica, sebbene poco distanti da casa ci è sembrata una buona idea per un’avventura non troppo impegnativa, ma sicuramente interessante.
Noi eravamo stati in passato, ma nostro figlio mai, quindi, per festeggiare il mio compleanno e per passare due giorni insieme a scoprire nuovi luoghi abbiamo preparato la visita.
Come al solito il viaggio voleva essere “bimbo friendly”, per non annoiare Diego e per non esaurirci noi di conseguenza, quindi abbiamo deciso di visitare il centro di Bassano il giorno del nostro arrivo, sabato e il giorno successivo passare da Marostica tornando a casa.
Dove dormire a Bassano
Abbiamo prenotato online l’hotel scegliendone uno comodissimo al centro pedonale, l’Hotel Palladio, un quattro stelle della catena Bonotto. La struttura è un po’ datata, sicuramente negli anni novanta era un gran bel hotel, ma per una notte, per la comodità, per il prezzo ci sentiamo di consigliarlo.
Abbiamo speso € 89 più € 2 di tassa di soggiorno (i bambini non la pagano).
Stanza grande con letto matrimoniale e letto singolo.
Bollitore con tè e caffè in stanza.
Colazione abbondante e variegata (dolce e salato, ci ha stupiti la gigante forma di grana padano a disposizione degli ospiti).
Parcheggio non custodito gratuito.
Cosa vedere a Bassano
Il centro di Bassano del Grappa non è grande e assolutamente visitabile a piedi, in questo periodo dell’anno, addobbato e con banchetti natalizi è veramente una piacevole passeggiata. Piazza della Libertà e Piazza Garibaldi il fulcro da cui si snodano tante viette da percorrere, impossibile perdersi. Bassano è una cittadina carica di storia, una cittadina d’altri tempi.
Tappa imprescindibile (se no non avete visto Bassano) è il “Ponte Vecchio”, progettato dal Palladio e chiamato da tutti “Ponte degli Alpini” perché da loro ricostruito dopo essere stato bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale. Attualmente in restauro e tornato pedonale, da secoli è simbolo della città.
Bellissimi scorci per fare delle foto attraversando il ponte.
Andate poi a trovare l’alpino e la sua bella che si danno il famoso “bacin d’amor”, canto alpino del 1916 che canticchierete senza accorgervene (“Sul ponte di Bassano, noi ci darem la mano, e un bacin d’amor…”).
“Il museo degli alpini”, proprio al limite del ponte, sembra di entrare in un’osteria, invece all’interno, scendendo le scale, si apre un mondo!
L’entrata costa € 1,50 per gli adulti, i bambini non pagano.
Ci hanno dotati, compreso nel prezzo, di audioguida, che ci ha spiegato nel dettaglio cosa stavamo vedendo.
Scendendo le scale, praticamente raggiungendo il livello dell’acqua del fiume Brenta, una trentina di teche vi riporteranno alla prima guerra mondiale mostrandovi divise, suppellettili, armi, elmetti, lettere scritte dai soldati, medaglie e molto altro.
Eravamo scettici e invece è stata una delle cose più belle che abbiamo visto durante questa gita, se visitate Bassano non perdetelo!
“Il Tempio ossario”, doveva diventare il duomo della città invece, dopo la fine della prima guerra mondiale venne destinato a raccogliere le spoglie di circa seimila soldati di cui 236 decorati. Le sepolture sono in ordine alfabetico e non di grado, perché la morte rende tutti uguali.
Ho voluto portare nostro figlio a vedere questo luogo pensando che potesse impressionarlo e lasciare dentro di lui l’insegnamento che la guerra non porta niente di buono, ma non sono riuscita nell’intento, per un bambino di sei anni questo luogo non trasmette molto, troppo dispersivo, per gli adulti invece è un luogo suggestivo. Entrata gratuita.
“Il museo della grappa Poli” all’interno del quale si ripercorre la storia di questo distillato tutto italiano. Ci sono varie attrezzature antiche. L’ultima sala dovrebbe essere interattiva (ci contavamo per rendere la visita interessante), si dovrebbe scoprire di che grappa si tratta sentendone gli aromi attraverso degli “inalatori”, purtroppo però una parte non funzionavano e non c’era nessun addetto che spiegasse le regole del gioco e che ci facesse giocare, ci ha un po’ delusi.
Il museo è gratuito, lo scopo è pubblicitario e alla fine della breve visita c’è il negozio.
Abbiamo visto le cose più caratteristiche, ma Bassano offre altri luoghi da visitare, per citarne alcuni: la Torre civica, Palazzo Sturm – museo della ceramica, Villa Angarano realizzata da Andrea Palladio, il Monte di Pietà, …
Dove mangiare a Bassano
Affidandoci alle recensioni trovate in internet quando siamo arrivati abbiamo pranzato “Al Porton”, un ristopub poco prima del Ponte degli Alpini. Tavole in legno, una grande scelta di panini e bruschette, buona la birra, con circa 20 euro abbiamo mangiato in tre.
Per cena siamo invece stati alla “Steak House Alice”, abbiamo trovato un tavolo per pura fortuna, sebbene siamo andati presto (alle 19), il locale era prenotato per due turni e abbiamo capito poi il perchè: i piatti di pasta, molto molto abbondanti e saporiti, la carne, cotta alla brace davanti ai clienti, è veramente sublime. Abbiamo speso € 60 con un primo (erano due etti di pasta), una tagliata, una costata, contorni, vino, acqua e caffè, consigliatissimo.
Al risveglio, dopo un’abbondante colazione e con un clima uggioso ci siamo trasferiti a Marostica, nota in tutto il mondo per la partita a scacchi con personaggi viventi ispirata ad un evento del 1454, che si svolge ogni due anni (anni pari), la prossima sarà nel 2020.
Quando non c’è la partita di scacchi si può visitare una cittadina medievale, crediamo poco valorizzata per le sue potenzialità. L’ufficio informazioni ci ha dato una mappa, visitabile il castello medievale inferiore e dalla primavera, anche il camminamento di ronda con un’imbracatura anticaduta. I bambini possono farlo dai 120 cm di altezza, torneremo quando praticabile. Il castello superiore è ora un ristorante, raggiungibile con una passeggiata nel bosco o da una strada esterna anche in automobile.
Ci siamo dilettati con gli scacchi disponibili sotto la loggia sede della Banca Popolare di Marostica: una scacchiera più piccola dell’originale, ma comunque di dimensioni interessanti e delle pedine in plastica sono a disposizione di chi vuole cimentarsi in una partita.
Dopo aver visitato Marostica siamo rientrati a casa, un bel fine settimana!
Luisa S.